27 novembre 2009

I love Burgers!!


A chi non piacciono gli hamburger?
Credo alla maggior parte della gente, in fondo è un panino, e come tutte le cose semplici se le si fa bene diventano eccellenti, ovviamente escludiamo dalla nostra lista i MacDonalds, i cui panini non possiamo neanche chiamare "hamburger" ma surrogati di pane con soletta di compensato come carne e qualche foglia di insalata!
Ora, sono mesi che mi riprometto di provare a fare il pane degli hamburger e ieri ho fatto la mia prima prova, mi sento anche abbastanza contenta visto che non sono venuti affatto male. Peccato che non posso immortalarli come meritano perchè ho la macchinetta rotta!!

Ecco a voi una ricetta semplice per fare panini per un hamburger di qualità!

Per 8/10 panini

Ingredienti:
1 tazza di acqua tiepida (250 ml) ma si può utilizzare anche il latte
30 gr burro morbido
1 uovo
400 gr circa di farina tipo 0
1/4 tazza di zucchero
1 cucchiaino sale
8-10 gr di lievito
1 tuorlo
semi di sesamo

Preparazione:
1. Riscaldare l'acqua a 20 gradi circa, aggiungere lo zucchero dissolvendolo con il lievito.
2. In una ciotola capiente mettere la farina, poi aggiungere l'acqua con lo zucchero e il lievito, il burro ammorbidito e l'uovo. Impastare. Se dovesse essere troppo bagnata la pasta aggiungere altra farina.
3. Impastare bene su una spianatoia e aggiungere il sale.
4. Rimettere l'impasto nella ciotola ripulita e oleata. Coprire e lasciare per 2-3 ore a lievitare.
5. Dividere l'impasto in 8/10 palle (dipende dalla grandezza dei nostri panini) e schiacciarli lievemente. Infarinarli e metterli su della carta forno su una teglia. Coprire con un canovaccio pulito e lasciare ancora 1 ora a lievitare.
6. Accendere intanto il forno e portare alla temperatura di 190°.
7. Spennellare i panini con il tuorlo e pochissima acqua. E cospargerli di semi di sesamo.
8. Cuocerli per circa 15 minuti o fino a quando sono dorati e cotti.
9. Lasciarli raffreddare su una griglia e servire spaccati a metà con il resto.

Per gli hamburger ci vuole:
600gr di carne macinata
cipolle tritate
sale e pepe
qualche goccia di Worchesteshire sauce
erbe fresche, timo e/o rosmarino ecc
1 carota grattuggiata

Affettare una cipolla e friggerla lentamente in padella, aggiungere un filo d'olio e friggere gli hamburger formati con le mani umide, a fuoco alto, girangoli una volta sola e attenzione a non cuocerli troppo in modo che restino rosè dentro!

Adesso siamo pronti a comporre, possiamo tostare il pane se vogliamo, aggiungere del formaggio sulla carne e del'insalata se desideriamo o dei cetrioli sottaceto, ketchup maionese senape o quant'altro! E servire!

06 ottobre 2009

il congee, una prima colazione tailandese




In molte parti dell'Asia orientale fanno colazione col riso!
Si usa solo il riso spezzato per fare questo piatto mattutino chiamato "congee" in genere o "joek" in Tailandia. Ma viene cotto per più tempo del normale e con abbondante acqua in modo da ottenere una crema densa di riso.
Tradizionalmente il riso veniva lasciato a cucinare tutta la notte sulla brace morente, così che la colazione fosse pronta il giorno dopo.

La base comune è il riso, il "congee", ma gli accostamenti e i condimenti possono cambiare, a seconda dei paesi. Si possono accompagnare al riso: la carne, le uova, il pesce o le verdure, sia sul piatto o durante la cottura per dargli più sapore.

Ricetta per 3-4 porzioni di congee

3 tazze di riso spezzato ( sitrova nei negozi asiatici)
12 tazze d'acqua
sale, un pizzico
2 foglie di pandanus, optional se non si trova(una foglia lunga e molto aromatica usata spesso in cucina tailandese e indonesiana)


Lavare bene il riso e mettere in una pentola abbastanza capiente. Aggiungere l'acqua e il sale e portare a ebollizione. Ridurre il fuoco e lasciare a cucina a fuoco lentissimo, mescolando spesso per non far attaccare il riso al fondo della pentola, per almeno un'ora o più.

6-8 cucchiai di soia
pepe bianco, un bel pizico
3 cucchiai di cipollotti freschi
3 cucchiai di coriandolo

questi ingredienti come qualsiasi altra cosa ci piaccia, come peperoncino o lime possono essere aggiunti a nostro piacimento alla ciotola pronta!

Anche se questo piatto non rientrerà mai nella dieta tipicamente italiana per la prima colazione ( anche se ultimamente ho preso a mangiare riso integrale la mattina al posto del musli), è molto buono da mangiare nelle giornate invernali e può essere di conforto quando ci sentiamo raffreddati e giù di corda!

Il Nocino





Quest'estate per la seconda volta in vita mia ho preparato il "nocino".

La prima volta ho seguito una ricetta dal libro di Artusi "La scienza in cucina", è uscito fuori un liquore imbevibile, denso e forte; ma che dopo averlo dimenticato per ben 7 anni si è dimostrato di una bontà incredibile da gustare freddo, una delizia!

Quest'anno ho seguito la ricetta da un sito, quella dell'ordine modenese, che vi allego in fondo.

Ma dopo qualche anno passato a fare liquori ( mele cotogne, basilico, miele, alloro, nocino, ciliege), ho capito che per questi più si ha pazienza e si aspetta e migliore sarà la qualità del liquore!!


INGREDIENTI

1 litro di alcool 95° buon gusto

700-900 gr. di zucchero

1 Kg di noci (33-35 noci circa a seconda della dimensione ma sempre in numero dispari).

Le noci devono essere rigorosamente di provenienza locale e prive di qualsiasi trattamento.

Esse inoltre devono essere, così come indica la tradizione, raccolte nel periodo a cavallo della festività di San Giovanni Battista, ovvero nella notte del 24 giugno.

La giusta consistenza della noce va valutata forandola con uno spillo e/o verificata visivamente spaccandola a metà con un coltello.

Facoltativi:

Chiodi di garofano e cannella (poco è già molto).

in minime quantità e dosati in modo tale che l’aroma prevalente nel liquore sia sempre quello della noce e che il bouquet complessivo che si crea risulti armonioso.


PROCEDIMENTO

Le noci, una volta raccolte, devono essere tagliate in 4 parti e riposte in un contenitore di vetro (privo di guarnizioni di gomma) insieme allo zucchero.

Dopo averle conservate al sole per 1-2 giorni e mescolate periodicamente, le noci sono pronte per essere addizionate dell’alcool e degli eventuali aromi.

Il prodotto così ottenuto dovrà essere posizionato in una zona parzialmente esposta al sole, saltuariamente aperto e rimescolato, e filtrato non prima di 60 giorni.

Si consiglia di effettuare l’imbottigliamento in contenitori di vetro scuri e/o affinare il prodotto in botticelle di legno.

E’ possibile scegliere sia legno di rovere che di castagno a condizione che la botticella sia stata adeguatamente trattata prima dell’utilizzo.

La conservazione del nocino deve essere effettuata in un luogo fresco e per un tempo minimo di 12 mesi se si desidera apprezzare a pieno tutte le caratteristiche organolettiche di questo liquore





Storie e ricette

Il "tempo balsamico" per la raccolta del frutto immaturo del noce nella varietà dei riti e delle consuetudini della notte di S. Giovanni Battista

E' consuetudine largamente diffusa quella che vede la notte di San Giovanni come data canonica per la raccolta delle noci immature destinate alla confezione del nocino familiare. Gli erboristi definiscono questo momento preciso col termine di «tempo balsamico ».

Nella più breve arcatura notturna dell'anno una tradizione ampiamente consolidata riconosce al frutto della noce, ancor verde nella drupa, la sua fase ideale per l'influsione, motivandone la raccolta col suo maggior profumo, i tessuti più turgidi di linfa, le cellule più ricche di oli essenziali, di principi attivi, di vitamine.

Queste le ragioni valide scaturite da più moderne considerazioni, ma un tempo, ed ancor oggi in larga parte, l'irrazionalità apparente di una raccolta notturna ubbidiva a leggi molto più labili, meno decifrabili razionalmente, si abbandonava al « pathos » di una straordinaria coralità di popolo che nel ritrovarsi a credere ed a sentire medesime ancestrali suggestioni riviveva un'antica memoria, rendendola fantastica per esorcizzarla dei viscerali terrori che le tenebre hanno sempre evocato nell'uomo.

Non a caso poi la curiosa assonanza tra le due voci latine « nox et nux », notte e noce, ha creato un indefinibile legame che già nella classicità veniva riconosciuto nel verso: « Sic mihi Nox, Nux Fuit ante diem »( Così per me ci fu, prima del giorno, la Notte e la Noce).

Tratto da: Il nocino di Renato Bergonzini


ma se volete leggere ancora sulla notte delle streghe...

30 settembre 2009

Dopo tanto tempo passato a provare a dimagrire solo con il pensiero, finalmente sono approdata a una dieta semplice che sembra essere idonea a me... la dieta del riso integrale!!
Il riso è l'alimento principale della dieta, si può mangiare ad ogni pasto della giornata o si può alternare a frutta o verdura. E' importantissimo perchè è ricco di fibre e di minerali
E' permesso usare olio d'oliva e succo di limone, io baro un pochino e uso una spruzzata di tamari o un pizzico di sale integrale mischiato in una sorta di gomasio"traviato", dove oltre al sesamo pesto anche i semi di lino, visto che da interi non danno nessun beneficio! Per dare più spinta a questa dieta "detox", sto prendendo sia la spirulina in combinazione con l'acerola, sia delle tisane di tarassaco composto (depurativa) e frangula (lassativa).
Sono ormai al 9° giorno di questa dieta, ho perso solo 2 kg ma ho acquistato non solo tanta energia in più, ma anche e sopratutto un ringiovanimento delle mie papille gustative, ormai bruciate da assaggi scottanti, cibi salati e piccanti.
Scopro quindi il gusto della bieta bollita, il suo salato naturale dei gambi, probabilmente ricchi di sali minerali, l'effetto del limone e di come amplifica un piatto poco salato, il piacere di mangiare la frutta quando non puoi accedere a nient'altro!
Nella dieta sono anche ammessi secondo il www.homeopathicdoctor.ca/reference/Brown_Rice_Diet.doc
anche verdure, frutta, olio d'oliva e limone, ma non riuscendo a fare a meno del sale ho preparato del gomasio modificato, pestando il sale integrale e il sesamo tostato con dei semi di lino pestati, per accontentare le mie papille gustative!

Ovviamente dopo la dieta mi sono anche iniziata ad interessare alla dieta macrobiotica, che dà la possibilità di mangiare legumi e shoyu, salasa di soia.

Inutile dirlo...mi sento meglio, meno appesantita e ho perso 2 kg senza rimanere affamata!

31 agosto 2009

Gazpacho con gamberi al lime in stile tailandese



Ricetta abbondante per 4 persone

Ingredienti per il gazpacho:
pane secco, una fetta di (circa 100 gr) bagnata con 2 cucchiai circa di aceto di vino
8 pomodori rossi, maturi e biologici
1 cetriolo
½ cipolla rossa
½ peperone rosso
1 spicchio d'aglio
acqua fredda, 1 tazza circa o q.b.
sale q.b.
peperoncino fresco, ½ se piccante, 1 intero se più dolce
olio, 3 cucchiai
Marinatura dei gamberi:
1 spicchio d'aglio
sale grosso, un pizzico
2 peperoncini
2 lime
per 8/ 10 gamberi ( 2 a persona )
Per servire:
Bisogna tenere a disposizione del peperone, del pomodoro, della cipolla ( o meglio del cipollotto fresco) e del cetriolo tagliati a dadini
pane fino tostato e croccante e ghiaccio per servire


Procedimento:
Pulire mezzo peperone e la cipolla, frullare assieme ai pomodori, all'aglio e al pane bagnato fino ad ottenere una crema fluida.
Pulire ad affettare finemente il cetriolo a julienne, mescolare alla zuppa e raffreddare per un'ora circa in frigo.

Mentre si fa riposare il gazpacho, preparare la marinatura per i gamberi. Con un mortaio si pesta bene l'aglio con il sale e il peperoncino fresco. Pulire i gamberi e immergerli mescolando bene nella marinatura, lasciare riposare per almeno 10 minuti.

Adesso possiamo preparare il pomodoro, il cetriolo, la cipolla/ cipollotto e il pomodoro a dadini. E tagliare a fettine sottili il pane ( meglio se integrale) da tostare.

Per servire versare la zuppa in una zuppiera o sui piatti, aggiungere le verdure a dadini, il ghiacchio pestato, i gamberi marinati e infine il pane tostato.


Questo piatto è stato presentato al XVII concorso "A tavola in spiaggia" a Forte dei Marmi.

19 giugno 2009

Tortine di carote con glassa morbida di formaggio fresco

Torta di carote in versione mini da mono porzione.

Ingredienti:

2 uova
200 gr zucchero di canna
125 ml olio di oliva
225 gr farina integrale
3 carote grattuggiate
una manciata di uva sultanina
mandorle, noci e nocciole tritate
1 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino sale
1 cucchiaino di bicarbonato

Procedimento:
Mischiare insieme gli ingredienti, prima quelli liquidi e poi quelli farinosi. Alla fine aggiungere il bicarbonato e mischiare bene ma non troppo.
Oleare o imburrare una teglia da torta o una da muffina seconda della forma scelta e infornare a 180° per circa 20-30 minuti a seconda della forma scelta. Ma il metodo dello stecchino infilato al centro è infallibile.

Cream Cheese frosting:
Lavorare 250 gr di formaggio fresco, tipo philadelfia ( che preferisco non usare), con 1/3 di tazza di zucchero a velo e un bel cucchiaio di succo di limone. Spalmare bene sulle tortine e decorare a scelta.

05 maggio 2009

Geng Gari, curry aromatico thailandese

Tra i curry thailandesi alcuni sono di spiccate origini indiane come questo, preso dal fantastico libro-bibbia di David Thompson, chef specialista australiano di cucina tailandese e proprietario di "Sailors Thai" a Sydney. Probabilmente il maggior esponente occidentale di cucina tailandese.

La parola "gari", proviene dal tamil da cui deriva l'inglese "curry", probabilmente mantenuta in questo piatto dai tailandesi per far intendere la provenienza. In Tailandia di solito si prepara con il pollame, la cacciagione o il manzo, insieme a verdure amidose quali le patate che possono anche essere sostituite con zucca, taro o patate dolci.

Geng Gari

Ingredienti:
4 tazze di latte di cocco
4 cosce di pollo o anatra
3 patate medie, tagliate in quarti
3 tazze crema di cocco, è la parte più grassa del latte
2 cucchiai di zucchero di palma
3 cucchiai di acqua di pesce
una manciata di scalogni a fettine, fritti

Spice paste:
7 peperoncini secchi rossi e lunghi, fatti ammorbire nell'acqua e privati dei semi
1 cucchiaino di sale grosso
3 cucchiai di scalogni rossi, tritati
2 cucchiai di aglio tritato
1 cucchiaio di galangal tritato
1 cucchiaio di lemongrass tritato
2 cucchiai di radici di coriandolo, pulite e tritate
15 bacche di pepe bianco
1 cucchiaio di semi di coriandolo, tostati e pestati a polvere
2 cucchiaini di semi di cumino, tostati e pestati a polvere
1 cucchiaino di semi di finocchio, tostati e pestati a polvere
3 pezzi di macis, tostati e pestati a polvere

Procedimento:

Come prima cosa si prapara la base, lo spice paste. Tradizionalmente questo viene fatto con il mortaio, ma la pigrizia ci può portare a usare un robot da cucina per affrettare le cose. Io preferisco il mortaio, e lo suggerisco almeno la prima volta, per farne una completa esperienza sensoriale. Di solito si prepara tutto nello stesso mortaio aggiungendo dall'ingrediente più duro e secco all'ingrediente più morbido e succolento.
Ma il mio mortaio è di formato piccolo e tendo a fare prima, uno per uno gli ingredienti secchi, e a metterli da parte. Poi, sempre uno per uno, gli ingredienti freschi. Per questi può essere d'aiuto aggiungere un pizzico di sale grosso per stimolarne i succhi.
Una volta pestati tutti gli ingredienti si possono mescolare e sono pronti all'uso.

In una pentola riscaldare il latte di cocco. Aggiungere la carne e far bollire dolcemente fin quando non saranno cotti, circa per 20 minuti. Mettere quindi da parte i pezzi di carne e tenere il latte a portata di mano.
Risciaquare bene le patate dal loro amido, farle bollire in acqua salata o nel latte di cocco, fin quando sono cotte ma ancora ben rafferme.
Intanto in una pentola bassa ma abbastanza capiente per il tutto, mettere la crema di cocco e soffrigerci lo spice paste per almeno 5 minuti, o fin quando non abbia rilasciato il suo aroma.
Aggiungere lo zucchero di palma e l'acqua di pesce e allungare con il latte di cottura fin quando non si ottiene una consistenza liquida ma cremosa. Quindi aggiungere la carne e le patate e, girando bene, controlliamone il sapore. Dovrebbe essere saporito ma con una punta di dolcezza.
Al momento di servire in tavola di cospargere con una bella manciata di scalogni fritti.

29 aprile 2009

non tutto quello che pizzica è pericoloso


In questi tempi di crisi economica vedo sfogliando riviste e visionando siti sulla cucina riproporre uno stile più economico, la riscoperta di cosa ci propone la natura e in generale un avvicinamento a quello che dovrebbe essere una cucina più sana e sopratutto con meno sprechi.

L'ortica è una di quelle piante che non temono condizioni e crescono davvero ovunque, se siete a passeggio di mattina ( la mattina i principi attivi delle piante sono al massimo ) in un parco approfittatene per raccogliere una mazzo, non dimenticatevi un guanto e una busta per farlo. Raccoglietene le parti superiori quelle più giovani e quando tornerete a casa avrete l'imbarazzo della scelta per cosa farne!

Potreste farne una tisana, come disintossicante e tonico dell'organismo, o un succo, per rinforzare il cuoio capelluto, o bollirla e tritarla per fare un risotto o un minestrone.

E' infatti ricca di vitamina C, clorofilla e sali minerali (ferro, azoto e silicio), si dice che sia una pianta emostatica, antireumatica, cicatrizzante e vasocostrittrice. Mia madre infatti dopo averla raccolta con le sue mani nude se la mette a impacco sulla zona colpita da dolori. Devo dire che dopo averlo provato non è poi così male, il formicolio svanisce presto con il nostro sudore. E immagino che possa anche aiutare con un brutto mal di testa, sia come tisana che come impacco!

E ancora lasciando a macerare le foglie e gli steli nell'acqua per 12 ore può essere usato come rimedio naturale contro gli afidi. O in macerazione nell'aceto di mele come risciacquo per capelli, per la forfora o semplicemente per nutrirli e districarli (l'aceto di mele infatti è un ottimo balsamo naturale), magari aggiungendo un paio di gocce di olio essenziale di lavanda, cedro, pino, eucalipto o cipresso.

Ricetta per i gnocchi di patate all'ortica per 3 o 4 persone

un mazzo di cime di ortica, bollire e tritare finemente
3 patate lesse e schiacchiate
una presa di sale
una girata di pepe
1 uovo
1 tazza di farina o poco più


In una ciotola dove abbiamo schiacciato le patate aggiungiamo il sale, il pepe, un uovo e l'ortica tritata, dunque amalgamiamo il tutto con un cucchiaio di legno.
Poi su una spianatoia o un tavolo adatto iniziamo a lavorare la patata con la farina, poco alla volta. Qui da me dicono "quanta se ne prende", ma questo dipende si dalla materia ma anche da noi!
L'impasto devessere omogeneo e morbido.



A questo punto si inizia ad allungare in un rotoli lo gnocco, del diametro di cui vogliamo i nostri gnocchetti, assicurandosi sempre di infarinare bene, e tagliare con un coltello affilato pezzetti di circa 1-1,5 cm, che infarineremo ancora e punzecchieremo con le dita per farci il tipico buchetto che tanto è amato dal sugo!

Quando abbiamo tutti i nostri gnocchetti possiamo essere affamati e decidere di cucinarli subito oppure metterli su un vassoio cosparsi di farina di semola e congelarli fino al momento giusto.



Oggi visto l'ora e la fame, erano le 14 passate
li abbiamo cotti subito, facendo a parte un sughetto leggero e fresco
con 5 pomodori, uno spicchio d'aglio e una manciata di olive.

























Delicious!


Nel caso che dovesse pizzicarvi infine potete cercare questa erba qui, che non so come si chiama

ma è utilissima per calmare l'urticaria prodotta dai peli dell'ortica, che contengono acetilcolina, istamina e serotonina.

Per altre informazioni utili consultare:

http://www.mondobenessereblog.com/2009/03/12/le-proprieta-dell-ortica-per-la-sindrome-premestruale-nella-donna-e-per-la-prostata-ingrossata-nell-uomo/

http://www.nuoveterapie.it/ortica.htm


English Translation:

Nettle Gnocchi

INGREDIENTS:

a bunch of nettle tops, the youngest part , boiled and finely minced

3 boiled potatoes, peepled and squashed finely in a bowl

a good pinch of salt

a little pepper

1 egg

1 cup of flour, but keep some more available at hand

1 cup of “farina di semola di grano duro”, I have no idea how to traslate this, but we can use normal flour in doubt!


PROCEDURE:

In the same bowl where we have squuezed the potatoes, add the salt, the pepper, the egg and the minced nettles. Now mix with a wooden spoon.

On a working board or a clean kitchen table we can start working the soft potato dough with the flour adding a little at the time. And if a cup of flour isn't enough we can add more, the dough has to be soft but not sticky.

Now we can start by cutting a slice of the dough and rolling it on a lightly floured board to make a long snake, the diameter of which depends on the size we want our gnocchi. Then with a sharp and long knife we cut small 1-2 cm bits off, dimple them with our finger, pass them on the semola or flour and lay the on a floured tray. When the gnocchi have all been made we can decide to cook them immediately or freeze them for a next day or for future use.


The way I had them for lunch was very simple, a simple sauce made of 5 tomatoes, a clove of garlic and a handful of olives, cooked quickly in a pan. The gnocchi are cooked in boiling water until they rize, give them an extra minute, take them out and drop them in the pan to get nice and tasty for one last minute on a medium flame. A swirl of fresh olive oil and if you like it a dash of chilli!


The gnocchi can be made in many variations, plain, coloured with nettles, spinach, beetroots , saffron or even sepia ink! They are an easy thing when you get the hand at them and are very yummy!

The success of them very much depends on the qulity of the spuds, the waxier the better!!



26 aprile 2009

E' Primavera, svegliatevi bambine...!!

Arriva la primavera, ci siamo, era ora più che altro che si riprenda la vita!!
Nel mio giardino è già ricresciuta l'ortica che spesso uso per deliziosi risotti con riso integrale o gnocchi di patate verdi, ma anche per semplici e salutari minestroni. L'importante è assicurarsi di raccoglierla in campi lontani dalla strada.
Poi si trova la melissa, ma ogni anno ne vedo sempre meno - chissà perchè - e questi fantastici fiorellini bianchi, che fanno parte della stessa famiglia dell'aglio ( allium neapolitanum), ma con un gusto più delicato e con cui si possono fare delle gustose insalate con qualche primo pomodoro cresciuto in serra, purtroppo ancora non è il momento!!!

Qui da me sta per fiorire il sambuco, ma vedo che altrove è già fiorito, e nonostante io cerchi di sterminarlo cresce sempre troppo in fretta! E' una di quelle piante che crescono ovunque in tutta Italia e si riconoscono dalle grandi padelle di fiorellini bianche, che hanno un profumo nauseabondo, ma non fatevi disgustare da questo!
Quando sono fioriti per bene si possono fare delle
frittelle dolci, semplicemente aggiungendo il fiore capovolto sulla frittella mentre è in cottura, ma anche del "cordial" (sciproppo) o dello spumante di sambuco, buonissimo ma un pò pericoloso da
controllare, come nella foto qui a lato, succede che vista
la reazione chimica di fermentazione si gonfi. Ma vi assicuro che il gusto è davvero speciale!! E le bollicine una vera esperienza rinfrescante!


Elderflower chamgagne:

Ingredienti per 5 litri

2 grappoli di fiori di sambuco

30 ml di aceto di vino bianco

1 limone

680 g zucchero

4,5 litri acqua

Metodo

  1. Smuovere delicatamente i fiori per eliminare eventuali insetti. Si possono anche lavare i fiori e asciugarli delicatamente su carta assorbente.

  2. Staccare i fiorellini da eventuali grossi ramoscelli verdi e metterli in un contenitore capiente abbastanza da contenere 7 litri, come un secchio di plastica.

  3. Tagliare con precisone la buccia dal limone, evitando di tagliare la parte bianca e tritare fine.

  4. Spremere il succo del limone e aggiungerlo insieme alla buccia tritata al contenitore.

  5. Aggiungere l'acqua, l'aceto e lo zucchero e girare fin quando non si è ben disciolto.

  6. Coprire e lasciare in un posto tiepido per 24 ore.

  7. Filtrare il liquido e imbottigliare lasciando uno spazio di 50 mm. Bisogna usare bottiglie resistenti di plastica come quelle per l'acqua tonica con tappi a vite. Se si usano bottiglie di plastica bisogna che siano resistenti abbastanza da resistere al processo di fermentazione, ad es. bottiglie da spumante.

  8. Chiudere con i tappi e poggiare le bottiglie su un lato in un posto dove la temperatura rimanga costante a 21° C. Dopo 2 settimane si possono bere o spostare in una stanza più fresca. Bisogna berlo entro 4 settimane.


N.B. Le bottiglie vengono poggiate su un lato per minimizzare i danni se dovessero far partire i tappi. E quando vengono aperte bisogna farlo su un lavandino e con uno straccio bagnato. Di solito apro le bottiglie ogni 2-3 giorno per lasciare uscire un po di pressione che altrimenti può accumularsi troppo ed essere rischiosa.

Elderflower Cordial:

20 teste fiorite di sambuco, devono essere ancora bianche e non sbiadite
1 limone affettato
2 cucchiaino di acido citrico (si trova in farmacia)

1.5 kg di zucchero
1.2 ltr acqua bollente

Metodo

Far bollire l'acqua, nel mentre si possono controllare i fiori, sgrullarli un tantino in modo da eliminare eventuali insetti.

Riempire una ciotola o un piccolo secchio con tutti gli ingredienti.

Aggiungere l'acqua sugli ingredienti e mischelare con un cucchiaio fin quando lo zucchero si è sciolto. Schiumare quindi se ci sono eventuali tracce di schiuma.

Coprire con un canovaccio pulito.

Mescolare due volte al giorno per 5 giorni.

Filtrare con un passino a maglia fine e imbottigliare in bottiglie sterilizzate con tappo a vite. Tenere in frigorifero

Al momento di servire diluire lo sciroppo con 5 parti di acqua, ma può anche essere gustato in un bicchiere di prosecco in un bel martini.

28 gennaio 2009

incredibili mercati indiani!!

Queste sono le foto che ho fatto in un mercato fantastico a Mapsa, Goa.
Dove si poteva comprare di tutto dai peperoncini secchi, al pesce secco e fresco, le verdure e le spezie.










Viaggio in India

Sono appena tornata da un viaggio di poco più di un mese in India.
Ancora non riesco a rientrare e abituarmi alla vita italiana, anche se sono passati già 2 giorni... pubblico qui i miei scatti di piatti assaggiati, dall'indiano all'italiano, quasi sembre buoni anche se spesso poco digeribili ai nostri stomaci delicati!!



Qui accanto un Vegetable Biryani, buono ma di dubbia natura la polverina soffice verde e rossa sopra, stranamente senza sapore...


E perfino una ottima pizza a "La pizzeria" di Assi Ghat, Varanasi.

Un delizioso piatto di Thentuk nepalese




E un Thali, piatto tipico vegetariano ed economico per
una bilanciata alimentazione! Composto da riso, chapati (in questo caso stranamente sono fritti), yoghurt e 2 curry, uno di lenticchie (dahl) e uno di verdure.



E per finire una variazione di pizza che ho assaggiato davanti all'aereoporto di Delhi, paneer tikka pizza!!